“L’intesa – spiega Barone – stabilisce le condizioni del passaggio di 2.200 lavoratori della ex Lucchini alla nuova società che fa capo al gruppo algerino Cevital, sancisce di fatto il trasferimento dei rami d’azienda e quindi l’avvio delle nuove attività siderurgiche, di logistica e agro-industriali, sulla base del piano industriale concordato, che prevede investimenti per 700 milioni di euro”. “Ai lavoratori che entro il 6 novembre 2016 passeranno gradualmente a Cevital – continua il dirigente sindacale – sarà applicato il contratto nazionale di lavoro e riconosciuta l’anzianità maturata, in particolare in tema di scatti di anzianità e ferie. Vi saranno ulteriori miglioramenti rispetto al contratto – prosegue – per le maggiorazioni turno e notturno”. “E’ previsto che il prossimo 3 giugno questa intesa si trasformi in accordo definitivo, da realizzarsi direttamente tra le parti a Piombino”.
Per Barone “viene così salvaguardato innanzitutto un polo siderurgico di importanza strategica per l’industria italiana, e con esso la trasformazione e la reindustrializzazione dell’intera area, che apre nuove prospettive per l’economia piombinese e per l’occupazione sul territorio”. “Ora – sottolinea – si tratta di dare corso a tutti gli impegni assunti da Cevital, rispettando tempi e modalità dell’intesa e valorizzando il confronto sindacale, che ha svolto un ruolo determinante in tutta la vicenda”. “Così come sarà decisivo valorizzare le insostituibili professionalità e competenze dei lavoratori – conclude Barone – e trovare risposte positive in tema di riconoscimenti per le condizioni di lavoro che andranno a determinarsi”.