“Una riforma – prosegue – che poteva davvero rendere più efficace l’azione delle Province, si è trasformata in un pasticcio di proporzioni colossali e rischia ora di diventare un’insopportabile ingiustizia che colpisce lavoratori e cittadini. Domani occuperemo simbolicamente le Province perché vogliamo dire a un governo maldestro che senza l’esperienza, la conoscenza e la capacità di individuare e risolvere i problemi dei lavoratori, la pubblica amministrazione, i servizi, le tantissime prestazioni che le Province offrono alla comunità, non possono esistere. Domani i cittadini ci troveranno nelle sedi provinciali e nei centri cittadini per spiegare loro gli effetti che la legge di Stabilità, se non corretta, produrrà sui servizi, sulle prestazioni e sul lavoro di tantissime persone”, conclude Camusso.