Barone: “Risultato raggiunto grazie a relazioni industriali rispettose dei diversi interessi in campo e a determinazione dei lavoratori”
“I contenuti dell’intesa – spiega Barone – sono la dimostrazione che è possibile conciliare sviluppo e razionalizzazione produttiva puntando su investimenti e innovazione, le vere leve di politica industriale per affrontare la fase di stagnazione dei mercati. L’acquisizione di Indesit da parte della multinazionale americana offre così al mercato un nuovo e più robusto player, senza un radicale ridimensionamento dell’attività e dell’occupazione, come invece è avvenuto in casi analoghi”.
Per il dirigente sindacale, “avere affidato a tutti gli stabilimenti italiani una missione produttiva e, in particolare, avere assegnato un’attività strategica a quello di Carinaro in provincia di Caserta, come riconoscimento del sacrificio occupazionale che comunque si determina sul territorio campano, è una sfida positiva per tutto il Paese”. “Una sfida – prosegue – che deve essere raccolta da altre forze produttive, in quanto anche l’accordo Whirlpool dimostra che sul Sud si può e si deve investire per attività non residuali”.
Il responsabile Settori produttivi della Cgil sottolinea che “il merito di questo risultato è da attribuire alla determinazione dei lavoratori; al sindacato che, unitariamente e con altrettante capacità di guardare al futuro, ha saputo contrattare condizioni innovative di gestione del riassetto produttivo e occupazionale; e all’azienda, che ha scommesso sulla piena affidabilità dei lavoratori italiani”.
“Anche da questo accordo – continua – deve finalmente nascere la consapevolezza che la manifattura italiana e i posti di lavoro si difendono creando sviluppo e coesione sociale”. “Il governo – conclude Barone – deve passare dagli appelli a una politica per determinare, soprattutto nel Mezzogiorno, quel contesto favorevole per attrarre nuovi investimenti, senza il quale prevarrà il dramma della disoccupazione”.
In allegato il testo dell’accordo