La riorganizzazione del sistema dei trasporti rende il modello Piemonte più vicino all’Europa: viene creato il Servizio ferroviario regionale, con il 90% delle linee cadenzate e più servizi, e il Servizio ferroviario metropolitano si arricchisce di 32 convogli con l’entrata in esercizio della Torino Stura-Asti.
Tutti gli orari: Torino-Milano Torino-Genova Torino-Savona Torino-Cuneo-Ventimiglia Alessandria-Acqui-Savona Alessandria-Voghera Arona-Novara Asti-Acqui Chivasso-Aosta Chivasso-Casale-Alessandria Domodossola-Milano Domodossola-Novara Novara-Alessandria Novara-Varallo Santhià-Biella-Novara Sfm1 Sfm2 Sfm3 Sfm4 Sfm6 Sfm7 Sfm8 SfmA SfmTorino SfmAreametropolitana
SFR. Il Servizio ferroviario regionale (mappa) è un’organizzazione coerente e unitaria dei treni del Piemonte realizzata ed interessa tutte le linee che attraversano il nodo di Torino. Due le classi di servizio previste: i treni regionali veloci, che connettono i principali centri del Piemonte arrivando a Genova e Milano. Le corse sono state riorganizzate e velocizzate con tempi di percorrenza competitivi ed un’organizzazione cadenzata e strutturata. In linea generale i treni RV fermano nei capoluoghi di provincia e in alcuni nodi dove avviene l’interscambio con altri servizi ferroviari. Quattro i servizi: Torino-Milano (1h 50m), Torino-Genova (2h), Torino-Cuneo (1h 11m), Torino-Savona (2h 05m). Questi treni hanno un cadenzamento orario con rinforzi nelle ore di punta o biorario, che si combina per offrire un servizio orario nella tratta Torino-Fossano. I treni regionali permettono invece la distribuzione dei viaggiatori collegando tutte le stazione a partire dai poli principali tramite un’organizzazione strutturata con cadenzamento orario e biorario.
“Un altro obiettivo raggiunto – sostiene l’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino – L’avevamo annunciato in fase di sottoscrizione del contratto di servizio con Trenitalia. Collegamenti semplici ma soprattutto veloci tra i capoluoghi di provincia o regione. Consegniamo ai piemontesi un servizio con treni cadenzati per il 90% delle linee. Un investimento di oltre 6 milioni di euro che ci ha permesso di potenziare con 7 treni in più la Torino-Genova velocizzando la tratta di circa 12/29 minuti tra i due capoluoghi, con 10 minuti in meno tra Torino e Alessandria e solo 35 minuti tra Torino e Asti, di aumentare la capacità tra Asti-Nizza-Acqui con 7 convogli in più al giorno, di ridefinire interamente l’Alessandria-Acqui-Savona innestando 3 treni in più e di cadenzare definitivamente altre servizi afferenti al nodo alessandrino come la Alessandria-Arquata, l’Alessandria-Voghera e l’Alessandria-Casale-Chivasso. Senza dimenticare che, con la soppressione da parte della Regione Emilia Romagna dei treni Piacenza-Alessandria-Torino, abbiamo dovuto aggiungere nelle nostre competenze amministrative e finanziarie 8 nuovi treni Torino-Alessandria. Verso nord siamo intervenuti per avvicinare Biella a Novara: servizi cadenzati e continuativi che permetteranno ai biellesi di arrivare a Milano grazie ad una velocizzazione della linea ed un sistema di coincidenze veloci con gli RV Torino-Milano”.
SFM. Il Servizio ferroviario metropolitano (mappa) rappresenta invece la risposta concreta alla crisi che sta vivendo il settore trasporti in ambito nazionale. “Abbiamo ricostruito – commenta l’assessore Bonino – una rete abbandonata a sé stessa fino al 2010. Treni cadenzati, linee e materiali facilmente riconoscibili hanno già portato all’aumento dell’utenza sulle linee. Risultato che, giorno dopo giorno, avvicina il Piemonte al parametro di legge dove l’introito da tariffa deve essere almeno del 35%. Stiamo rispettando in pieno il cronoprogramma illustrato nel dicembre 2012 con l’estensione dal 9 giugno a Fossano ed Alba via Cavallermaggiore e dal 15 dicembre unendo finalmente anche Asti. La mappa dei servizi che abbiamo attivato sul territorio è solo un primo passo verso l’ampliamento che verrà negli anni. Pochi mesi fa abbiamo bandito la gara per l’interconnessione di Rebaudengo-Grosseto per un valore di 180 milioni di euro. Una volta completati i lavori nel 2017/18, tutte le stazioni del nodo porteranno all’aeroporto di Caselle con il conseguente sviluppo aeroportuale e quello turistico. Nel mese di ottobre abbiamo firmato gli accordi per l’elettrificazione dell’Alba-Bra e poche settimane fa previsto un investimento di 18 milioni per la prossima SFM5 Orbassano-Stura”.
“Con queste novità del Sistema ferroviario metropolitano – aggiunge il presidente dell’Agenzia per la mobilità metropolitana, Claudio Lubatti – possiamo offrire un servizio fondamentale sia per Torino che per tutti i territori serviti da questi collegamenti. In città possiamo parlare di una seconda linea metropolitana: con le nuove cadenze nel passante di Torino tra Lingotto e Stura di un treno Sfm ogni 8 minuti possiamo garantire collegamenti nord-sud in 15 minuti. E’ un cambiamento significativo che darà un valore aggiunto importante agli spostamenti. Ma, più in generale, sono tutti i territori coinvolti a beneficiare di collegamenti cadenzati per una rete di trasporti sempre più efficiente”.
“Ad un anno dalla nascita del SFM il consuntivo per GTT è decisamente positivo – puntualizza il presidente e amministratore delegato Walter Ceresa – I passeggeri complessivi delle linee Dora-Caselle Aeroporto-Ceres e Pont-Rivarolo-Chieri sono aumentati di circa 100mila unità, con un particolare incremento sulla seconda linea. Tutto ciò dimostra che l’idea è vincente e che la collaborazione operativa e la comunicazione integrata tra i gestori sono un valore aggiunto importante, che si trasforma in servizi migliori per l’utenza.”
Pascal Laurent Gregorio, direttore regionale Piemonte di Trenitalia, evidenzia dal canto suo che “i nuovi Servizi ferroviari metropolitani e regionali trasformano anche i sistemi di vendita. Entriamo a far parte attivamente del sistema BIP, prima fase del più ampio progetto Smart Card Trenitalia. Dal 16 dicembre è possibile rinnovare gli abbonamenti settimanali e mensili Formula a zone, già caricati su tessera BIP, anche presso le macchine Self service installate nelle principali stazioni. Appositi pittogrammi le renderanno facilmente individuabili. La procedura di ricarica, comune agli altri operatori, prevede il rilascio di uno scontrino di avvenuto acquisto, che il cliente deve portare sempre con sé. In questa prima fase di attivazione è possibile ricaricare solo le tessere emesse da GTT”.